venerdì 29 dicembre 2017

SUL GIORNALE!

L’extravergine è un prodotto strategico per l’economia nazionale. “Ma le frodi e le sofisticazioni mettono a rischio 250 milioni di piante, 50 milioni di giornate lavorative, un fatturato di oltre 2 miliardi di euro, 43 oli italiani a denominazione di origine riconosciuti dall’Unione europea”, osservava, non più tardi del 26 marzo scorso, il Nucleo anti sofisticazione (Nas) dei Carabinieri. Numeri citati nella relazione per sottolineare “come ormai gli illeciti nel settore oleario siano compiuti con professionalità sistematica e in modo reiterato”. L’elenco delle condotte fraudolente, del resto, è lungo. Si va dalle alterazioni (“modifiche della composizione dei caratteri organolettici degli alimenti”) alle adulterazioni (mutazione della qualità “attraverso l’aggiunta o la sottrazione di alcuni componenti del prodotto”). Dalle sofisticazioni (“aggiunta di sostanze estranee rispetto alla naturale composizione degli alimenti”) alle falsificazioni (“vere e proprie sostituzioni di elementi con altri”)

Da ilfattoquotidiano

L'articolo sopraccitato tocca proprio uno degli argomenti del "world cloud", quello della riproduzione. Si nota come oli di bassa qualità, con costi di produzione conseguentemente più bassi, vengano spacciati, grazie a delle alterazioni chimiche, per un prodotto di nicchia del settore agroalimentare italiano come l'olio extravergine di oliva.
Queste frodi rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza di un prodotto molto prelibato e con proprietà a dir poco uniche. Per non parlare a cosa va incontro il consumatore, che oltre a spendere una discreta somma di denaro per un prodotto che di certo non vale, ingerisce un alimento con proprietà scadenti a sua completa insaputa.

giovedì 28 dicembre 2017

WORLD CLOUD

Una delle caratteristiche più importanti di un post è l'attrazione che ha sul lettore, il "world cloud" è uno strumento che ha come scopo proprio quello di attrarre il visitatore del blog alla lettura, oltre ad essere uno strumento che stimola la ricerca, creando una serie di collegamenti fra la parola principale ( "olio" in questo caso) con i vari argomenti di trattazione.



Come si può notale questo strumento crea una vera e propria mappa concettuale su argomenti che nel seguito verranno trattati nel blog con più o meno frequenza.

giovedì 30 novembre 2017

Un breve inquadramento

L'olio è probabilmente la cosa che ha subito più cambiamenti nel corso del tempo, infatti in origine la parola olio identificava il liquido estratto dall'oliva che veniva usato come condimento in cucina. Col passare del tempo, la parola olio venne attribuita a diverse sostanze di diversa natura (vegetale, minerale e animale), ma pur sempre con proprietà che ricordavano l'olio di oliva.  
Ad oggi con olio si intendono una moltitudine di sostanze, il cui utilizzo spazia in svariati campi che vanno dalla tecnologia all'alimentare fino ad arrivare all'artistica.
La parola olio, data la sua derivazione latina da oleum che a sua volta deriva dal greco λαιον (èlayon), viene utilizzata nella principali lingue neolatine come il francese (huile), lo spagnolo (aceite) e ovviamente l'italiano (olio). Oltretutto, essendo una cosa di uso comune a livello globale, prese piede anche nelle lingue di origine anglosassone come l'inglese (oil) e il tedesco (ӧl).