domenica 14 gennaio 2018

RIEPILOGO

Abbiamo così terminato la nostra ricerca sull'olio, dalla sua forma più naturale fino ad arrivare ai vari oli che l'uomo ha creato modificando quello "originale" per renderlo più adatto a certe situazioni ed usi.
Abbiamo visto come l'olio abbia segnato molto la storia in vari campi, nella medicina dove si credeva in proprietà curative dell'olio di oliva. All'arte dove esso a rivoluzionato il modo di dipingere ed ha permesso ai grandi artisti della storia di creare capolavori di inestimabile bellezza. Fino ad arrivare alla tecnologia, dove questo prodotto, grazie all'evoluzione scientifica, ha aiutato alla creazione di macchinari sempre più complessi contribuendo in prima linea al progresso tecnologico.
Per le sue preziosissime proprietà l'olio viene utilizzato come prodotto per la cura del corpo per persone di qualsiasi età.
Questo per dire che questo prodotto, in tutte le sue forme, ha un'importanza enorme.
Inoltre questo è un elemento in continua evoluzione, questo perché l'uomo si è accorto da molti secoli delle infinite possibilità dell'olio e quindi continua a spendere molto nella ricerca di nuove combinazioni per applicazioni future.
Proprio per questa sua importanza, l'olio fa gola a molte persone che non si preoccupano di preservarlo, ma esclusivamente di lucrare su di esso per i propri scopi. E' dunque da queste persone che dobbiamo proteggerlo se vogliamo che le generazioni future abbiano a disposizione lo stesso dono che abbiamo avuto fino ad ora.

ABBECEDARIO

A come Alimento

B come Benessere

C come Chimica

D come Detergente


E come Extravergine

F come Frantoio

G come Girasole

H come Hashish

I come Idratante

L come Lubrificante

M come Medicina

N come Nocciole

O come Oliva

P come Pittura

Q come Quadro

R come Riciclaggio

S come Sessualità

T come Timo (inteso come olio di timo)

U come Ulivo

V come viscosità

Z come Zenzero (inteso come ilio di zenzero)

LE METAFORE

Le metafore che avvolgono la parola "olio" sono molte, e l maggior parte sono usate nella vita di tutti i giorni per esprimere dei concetti tramite dei modi di dire come ad esempio:

  • "olio di gomito": questa espressione sta a significare una fatica fisica riferita soprattutto al pulire qualcosa, essa deriva dal fatto che il movimento delle braccia sarebbe avvantaggiato da un olio lubrificante. Ma una cosa che molti non sanno è che l'olio di gomito esiste davvero, la "sinovia", è un liquido che produciamo che nutrendo la cartilagine funge da lubrificante.
  • "liscio come l'olio": questo modo di dire sta a significare che un'azione procede senza intoppi e senza difficoltà. Il detto deriva dal fatto che essendo l'olio più leggero dell'acqua e avendo una tensione superficiale maggiore dell'acqua, quando esso veniva versato nel mare increspato, riduceva di molto le increspature.
  • "essere come l'olio per il lume": questa metafora deriva da un detto popolare che esprime il concetto di essere molto utile. Esso deriva dal fatto che quando un lume è in mancanza di olio, la sua fiamma si affievolisce, ma basta aggiungere un po' di olio ed essa torna a brillare come prima.
  • "essere all'olio santo: questa espressione sta a significare essere sul punto di morte, essa deriva da una dei sette sacramenti della chiesa cattolica, ossia l'estrema unzione, dove il moribondo viene unto dall'olio santo per essere giudicato da Dio per i suoi peccati.

sabato 13 gennaio 2018

GLI UTILIZZATORI

Quando si parla di utilizzatori degli oli artificiali va fatta una distinzione fra i vari tipi di olio presenti. Se si parla ad esempio di oli per il benessere corporeo, essi vengono utilizzati oltre che nei centri
estetici, anche da quasi tutta la popolazione come oli per l'igiene intima, basti pensare all'olio "Johnson" utilizzato da quasi la totalità delle mamme per idratare la pelle dei propri figli. Ma essi possono essere utilizzati anche sotto forma di saponi, soprattutto per la nutrizione dei capelli più secchi.

UN PO' DI STORIA

Una delle storie più interessanti dell'olio artificiale è quello della pittura ad olio. Questa sembra che abbia inizio intorno al 1400, grazie ai pittori fiamminghi, fra i più celebri c'era il maestro Jan van Eyck. Questi colori venivano preparati nelle botteghe impastando con olio i vari pigmenti, che erano ricavati da terre ed estratti vegetali e naturali.
Come già detto in un post, il primo a utilizzare questa tecnica in italia fu Antonello da Messina, ma molti dopo di lui utilizzarono questa tecnica, da Leonardo da Vinci a Vincent van Gogh. Questo perché questa tecnica offre una flessibilità del lavoro dovuta proprio agli oli presenti che richiedendo tempo prima di asciugare permettono correzioni anche dopo la stesura del colore. Nonostante l'avvento di tecnologie sempre più avanzate, questo tipo di pittura non venne mai abbandonato, questo sta a significare incise sulla storia dell'arte.

I LUOGHI

L'olio artificiale inteso come lubrificante può essere trovato in diversi luoghi come:

  • nelle officine automobilistiche, per il ricambio dell'olio motore delle macchine;
  • nelle aziende, come lubrificante dei macchinari;
  • nei centri di ricerca, per lo sviluppo di nuove miscele e composizioni;
  • nei negozi specializzati e non, a disposizione dell'automobilista per la propria macchina.


ma gli oli artificiali non sono solo quelli lubrificanti per componenti meccanici, infatti possiamo trovare altri oli artificiali in altri luoghi come:

  • centri estetici, come oli usati per il benessere del corpo;
  • erboristerie, come rimedi naturali a determinati malanni;
  • farmacie, come veri e propri medicinali;
  • grandi supermercati, come prodotti per la cura personale fai da te;
  • nei bagni di molte case, come prodotti per l'igiene intima.

I RISCHI DELL'ARTIFICIALE

I rischi che si corrono utilizzando un olio artificiale per i macchinari o automobili sono molti e anche abbastanza gravi:

  • un primo rischio dell'utilizzo di un olio per automobili non adatto è quello del "grippaggio", ossia una microsaldatura delle parti meccaniche, dovuta alla rottura del meato di lubrificante e di conseguenza uno strisciamento reciproco delle parti che porta un surriscaldamento tale da creare delle microfusioni.
  • con gli oli utilizzati per il raffreddamento di pezzi termicamente trattati, un rischio che si può correre è che questo non raffreddi correttamente il pezzo creando delle tensioni indesiderate che potrebbe scaturire delle rotture durante il funzionamento del pezzo.
  • per gli oli che lavorano in ambienti con temperature moto elevate il rischio è che questi prendano fuoco con conseguente rischio per la macchina e per l'operatore.
  • mentre per oli che lavorano in ambienti corrosivi, quindi che svolgono anche la funzione di protezione delle parti, se questa funzione non è svolta correttamente, il componente rischia di corrodersi e quindi di perdere le proprie caratteristiche, portando ad un malfunzionamento ed addirittura ad una rottura della macchina.

venerdì 12 gennaio 2018

GLOSSARIO TRILINGUE

LE TECNOLOGIE

Essendo che della produzione dell'olio lubrificante si è già parlate nel post "com'è fatto", in cui si parlava della composizione, qui parlaremo delle tecnologie per la produzione dell'olio di oliva che tutti conosciamo. Oltre alla ovvia raccolta delle olive e ai vari lavaggi e selezioni la vera produzione avviene tramite:

  • molinatura: le olive vengono frantumate e si crea una pasta semi-solida;
  • gramolatura: qui si disemulsiona la pasta estraendo delle gocce che vengono raccolte, questo processo avviene tramite un macchinario chiamato gramula, e se il processo avviene fra i 25° e i 27° è detta "a freddo" (qualità più alte, ma più lenta), se è effettuata fra  27° e i 30° è detta "a caldo" (qualità più basse ma veloce);
  • estrazione: qui il liquido ricavato viene filtrato tramite presse idrauliche e appositi dischi filtranti;
  • separazione: qui l'olio contiene ancora una parte di acqua, che viene estratta grazie al principio di non miscibilità e grazie e delle centrifughe che velocizzano il processo.


LE INDUSTRIE

Le principali industrie che producono olio lubrificante per macchine e macchinari sono qui raffigurate:

giovedì 11 gennaio 2018

I SIMBOLI

Il simbolo più noto riguardante l'olio, che quasi tutti noi ha visto almeno una volta è il seguente:
questo simbolo sta a significare che il livello dell'olio della nostra automobile è basso e che quindi si deve rabboccare.

Ma sempre in ambito automobilistico, un altro simbolo che si nota quando si maneggia dell'olio motore è quello raffigurato qui sotto
il suo significato è quello di pericolo, nella fattispecie di un pericolo di irritazione che sia sta a contatto con la pelle per un discreto periodo, questo simbolo viene messo in quasi tutti i prodotti chimici in commercio.

mercoledì 10 gennaio 2018

LE SPECIFICHE

Per la scelta dell'olio motore da utilizzare per il proprio autoveicolo, la SAE utilizza come unica grandezza da prendere in considerazione la viscosità e la sua tendenza a cambiare valore col variare della temperatura.
Infatti sull'etichetta degli oli motore possiamo trovare una sigla composta da due numeri (es. 15W-40), entrambi rappresentano la viscosità dell'olio, ma mentre il prima ne identifica il valore a freddo nei mesi invernali (W sta per winter), il seconde è il valore nei mesi estivi quindi a caldo.
Questi due valori di viscosità devono poi essere associati a dei valori di temperatura tipici dell'ambiente esterno nei mesi invernali ed estivi, ed è qui che ci viene in aiuto il grafico riportato nel post precedente.
Esistono inoltre due categorie di oli: quelli monogrado che presentano un valore di viscosità e vengono utilizzati in ambienti con variazione minima di temperatura, e poi ci sono quelli multigrado che toccano vari valori ti viscosità e vengono quindi utilizzati negli ambienti con forti sbalzi termici.

I GRAFICI

Come abbiamo visto, gli oli lubrificanti cambiano il proprio indice di viscosità al variare della temperatura, è utile quindi utilizzare un grafiche che ci permette di identificare le temperature di utilizzo dei vari tipi di olio. Per le automobili questa tabella viene fornita dalla SAE (Society of Automotive Engineers), ed è presente nel libretto d'uso e manutenzione dell'autoveicolo.

LE STATISTICHE

Gli oli lubrificanti si dividono in 2 categorie: ci sono gli oli destinati agli autoveicoli e gli oli destinati al settore industriale. I seguenti grafici mostrano le varie percentuali di utilizzo nei due settori, inoltre le importazioni e le esportazioni del nostro paese riferite a questo prodotto.

In generale la percentuale di produzione nei due ambiti si divide in:

  • 44.8% del totale sugli oli destinati alla trazione
  • 55.2% del totale sugli oli destinati all'industria


I NUMERI

Le grandezze fisiche che caratterizzano un buon olio lubrificante sono molte, ma le più importanti da tenere sott'occhio sono le seguenti:

Conducibilità termica
Questa grandezza è molto importante perchè una delle funzioni che deve assolvere l'olio lubrificante è quella di raffreddare i componenti durante l'esercizio. La conducibilità termica tipica di questi oli è di circa:   λ=0.128 W/(m°C).

Punto di infiammabilità
Essendo che l'olio lubrificante lavori in ambienti con temperature molto alte, è necessaria che esso non si infiammi durante l'esercizio, di conseguenza si determina il suo punto di infiammabilità V.A. che permette di evitare rischiosi danni.
V.A. (tipico)= 235 °C.

Viscosità
La grandezza principe che caratterizza l'olio per la lubrificazione è la viscosità alle varie temperature, questa grandezza permette di generare un meato fra le parti della macchina in movimento relativo, così da evitare lo sfregamento e di conseguenza l'usura ed il surriscaldamento.
Questa grandezza si divide in:

  • viscosità dinamica: che è la resistenza di un fluido a fluire sotto l'azione di una tensione tangenziale. μ(tipico)= 5800 mPa*s (per T=-30°C).
  • viscosità cinematica: è la resistenza del fluido a fluire sotto l'effetto della gravità.      ν(tipica)=70 mm^2*s (per T=40°C).
Indice di viscosità
E' la tendenza del fluido a cambiare valore con cambiare della temperatura, è determinante come grandezza fisica per garantire le stesse prestazioni a diverse temperature.
Il suo valore tipico è di circa 169.

NEL FUMETTO

L'olio viene usato anche in uno dei più celebri fumetti, ossia in quelli Disney.
Copertina di: Paperino e le uova pasquali.
Infatti nei giornaletti Disney, l'olio di ricino viene utilizzato come rimedio per il mal di pancia, lo si capisce bene nella storia di "Paperino e le uova pasquali",del 1954. Il racconto parla di paperino che viene incaricato dallo zio (Paperone) di spedire al suo ricattatore, tale Lao Ly-Lu-Lo, un uovo speciale contenente centomila dollari ed un biglietto che gli augura di spendere tutti i soldi in olio di ricino.
La storia continua con paperino, famoso per la sua sbadataggine, che invia il suddetto uovo alla fidanzata Paperina che ovviamente si arrabbia con lui per il biglietto, e spende tutti i soldi comprando il l'olio.
Allora Paperino, furioso per la sua sfortuna e ancor più per la fortuna di Gastone, che risarcito dall'assicurazione del suo aereo ne compra uno più grande, conclude la storia bevendo lui parte del purgante.

martedì 9 gennaio 2018

AL CINEMA!

L'olio di oliva e le sue particolari proprietà, sono alla base del film L'olio di Lorenzo, del 1992 diretto da George Miller. Questo film è basato su di una storia realmente accaduta ad un bambino, che grazie all'olio di oliva riuscì a sopravvivere ad una malattia degenerativa per anni.

Qui di seguito viene riportato il italiano del film:



Il vero protagonista della vicenda, Lorenzo Odone, viene a mancare a Washington all'età di trent'anni a causa di una polmonite. 
I genitori, Augusto Odone e Michaela Teresa Murphy, fondarono la il Progetto Mielina per trovare una cura alla malattia del figlio.
Ora il progetto Mielina è una fondazione senza fini di lucro dedita alla ricerca sulle patologie rare, ed ha sede in: Texas, Austria, Francia, Germania, Canada, Gran Bretagna, Svizzera, Dubai e in Italia (all'ospedale Bambin Gesù di Roma).

lunedì 8 gennaio 2018

NELLA NARRATIVA

Come già più volte detto in questo blog, le proprietà dell'olio di oliva non lo rendono soltanto un alimento molto prelibato, ma nell'antichità gli si conferiva persino il potere di curare alcune malattie.
Il primo a trattare di questo argomento fu Ippocrate, che fondò le basi di una medicina razionale che non aveva nulla a che vedere con la filosofia.
Ma il primo fu Pedanio Dioscoride, con celebre "De materia medica", a scrivere un vero e proprio trattato sulle proprietà del succo d'oliva, nel I secolo d.C.
Questa opera è un erbario scritto in greco antico, costituito da 5 volumi che rimase in utilizzo addirittura fino al XVII secolo.
Eccone un estratto nella traduzione italiana:

"ottimo nell'uso della sanità, è quello, che si cava dalle olive immature, il quale è chiamato “omphacino”, cioè acerbo, e di questo quello è il migliore, che è nuovo, odorato, et non mordace al gusto. Questo è utile nel comporre gli unguenti, et è sano allo stomaco per essere egli costrittivo".

Col passare dei secoli molti medici studiarono le proprietà mediche dell'olio di oliva, ma la comunità scientifica odierna ne raccomanda l'uso più come alimento che come medicinale.

giovedì 4 gennaio 2018

CURIOSITÀ

Antonello da Messina, Ritratto d'uomo
Come abbiamo visto l'olio viene utilizzato nell'arte grazie ai colori ad olio, ma questi tipi di colori presero tanto piede per diverse ragioni. Forse la principale è legata al fatto che essendo molto più resistente rispetto alla tempera, i quadri potevano essere trasportati più facilmente da un posto ad un altro arrotolando semplicemente la tela invece di fissarla ad un supporto di legno. 
In Italia la pittura ad olio veniva inizialmente utilizzata  mischiata con altre tecniche, furono per prime le città che accolsero la pittura fiamminga ad adoperare questa tecnica. Il primo fu Antonello da Messina che entrato a contatto con i pittori fiamminghi a Napoli, sua città natale, intraprese questo stile di pittura che lo aiutò a diventare celebre per i suoi ritratti.

GLI UTILIZZI

Come abbiamo visto l'olio è un prodotto che si presta ad una infinità di campi, questo è dovuto ai numerosi tipi di olio che esistono in natura.

Un campo in cui l'olio ha preso piede è quello della salute, grazie alle sue proprietà uniche  questo prodotto è stato studiato al fine di creare rimedi naturali contro alcune patologie. Uno dei medicinali più conosciuti è "L'olio 31", che grazie alle sue proprietà balsamiche è utilizzato in caso di congestione nasale causate dal raffreddore. Questo medicinale non è altro che un mix di oli essenziali estratti da 31 piante diverse (da qui deriva il nome olio 31), e deriva da un'antica formulazione svizzera che col passare degli anni ha subito leggeri cambiamenti nella composizione.


Vincent van GoghCampo di grano con volo di corvi
Un secondo utilizzo di questo prodotto è nell'arte, noi tutti conosciamo i noti colori ad olio. Essi sfruttano la consistenza di oli essiccati che mescolati con dei pigmenti colorati creano questi colori. Grazie alla loro grande resistenza rispetto al tempo e alla possibilità di essere utilizzato da bagnato, la pittura a olio ebbe un gran successo in Europa e non solo, diventando uno dei metodi di pittura più utilizzati dagli
artisti.

mercoledì 3 gennaio 2018

COM'È FATTO

Data la sua versatilità l'olio artificiale è utilizzato per una molteplicità di funzioni e per ognuna di esse vengono utilizzate sostanze per la sua produzione in modo da renderlo il più possibile efficiente. Forse però, uno degli scopi principali per cui questa sostanza viene riprodotta, è quello della lubrificazione.
L'olio lubrificante viene impiegato  per evitare danneggiamenti in qualsiasi tipo di macchinario, e per svolgere questa funzione deve contenere determinate sostanze che gli conferiscono la giusta viscosità.
Uno degli elementi principali che compongono gli oli lubrificanti è la base, che può essere di diversa natura:

  • minerale: derivante dalla raffinazione del petrolio e dai gas naturali;
  • sintetica: che si ricava anch'essa dal petrolio ma questa volta non per raffinazione ma per sintesi chimica;
  • rigenerata: essa è frutto del riciclo mediante ri-raffinazione e ri-additivazione degli oli ormai esausti;
  • vegetale: in questo caso per la produzione vengono usati i semi delle piante, il più utilizzato è quello di ricino.
Il secondo elemento che compone l'olio lubrificante è l'additivo, o meglio il pacchetto di additivi. Sono un insieme di sostanze che ogni azienda mette a punto per garantire una migliore prestazione dell'olio in determinate condizioni d'uso (es. temperature alte, pressioni elevate, ambienti corrosivi, ecc...).

 Come si può intuire le sostanze che compongono l'olio lubrificante possono essere molte, se si pensa inoltre che questo è solo uno dei campi in cui l'uomo ha adattato questo prodotto, tutto fa pensare che le sostanze degli oli artificiali esistenti sono un numero elevatissimo.