mercoledì 3 gennaio 2018

COM'È FATTO

Data la sua versatilità l'olio artificiale è utilizzato per una molteplicità di funzioni e per ognuna di esse vengono utilizzate sostanze per la sua produzione in modo da renderlo il più possibile efficiente. Forse però, uno degli scopi principali per cui questa sostanza viene riprodotta, è quello della lubrificazione.
L'olio lubrificante viene impiegato  per evitare danneggiamenti in qualsiasi tipo di macchinario, e per svolgere questa funzione deve contenere determinate sostanze che gli conferiscono la giusta viscosità.
Uno degli elementi principali che compongono gli oli lubrificanti è la base, che può essere di diversa natura:

  • minerale: derivante dalla raffinazione del petrolio e dai gas naturali;
  • sintetica: che si ricava anch'essa dal petrolio ma questa volta non per raffinazione ma per sintesi chimica;
  • rigenerata: essa è frutto del riciclo mediante ri-raffinazione e ri-additivazione degli oli ormai esausti;
  • vegetale: in questo caso per la produzione vengono usati i semi delle piante, il più utilizzato è quello di ricino.
Il secondo elemento che compone l'olio lubrificante è l'additivo, o meglio il pacchetto di additivi. Sono un insieme di sostanze che ogni azienda mette a punto per garantire una migliore prestazione dell'olio in determinate condizioni d'uso (es. temperature alte, pressioni elevate, ambienti corrosivi, ecc...).

 Come si può intuire le sostanze che compongono l'olio lubrificante possono essere molte, se si pensa inoltre che questo è solo uno dei campi in cui l'uomo ha adattato questo prodotto, tutto fa pensare che le sostanze degli oli artificiali esistenti sono un numero elevatissimo.

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